Vorrei parlarvi di un film a me molto caro: "Racconto di primavera", di Eric Rohmer (1990).
"In un momento di crisi con il fidanzato, Jeanne (Anne Teyssedre) si fa ospitare da Natasha (Darel), una pianista che non sopporta la giovane amante (Eloise Bennet) del padre e cerca di favorire la conoscenza tra l'amica e il genitore. E' il primo di quattro racconti legati alle stagioni, una commedia 'primaverile' sulla instabilità degli affetti e dei luoghi, dove la leggerezza quotidiana raggiunge una dimensione quasi trascendentale. Giocato perlopiù in interni e dentro le anime dei personaggi, ripresi soprattutto attraverso primi piani, 'Racconto di primavera' è il classico film in cui 'non succede niente' e capita di tutto, come nelle opere migliori del regista. Tra Kant e Matisse, Beethoven e Schumann, dialoghi letterari e dettagli di una verosimiglianza sorprendente, un appuntamento imperdibile per gli amanti del Rohmer's touch e molto piacevole per gli altri. Tutti bravissimi gli interpreti, ma Florence Darel è speciale".
(Da "Dizionario dei film", Mereghetti).
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